Domanda:
Qualcuno mi sa dare la definizione di biologico?Quali sono i criteri perchè un cibo possa essere definito tale
2006-10-25 00:53:17 UTC
Qualcuno mi sa dare la definizione di biologico?Quali sono i criteri perchè un cibo possa essere definito tale
Sei risposte:
elisa_ginevra
2006-10-25 00:58:03 UTC
Gli alimenti prodotti con metodo biologico, sono prodotti in rispetto a norme comunitarie che:

escludono l’uso di sostanze chimiche di sintesi;

prevedono solo l’utilizzo di concimi organici o minerali, farmaci naturali e tecniche di lavorazione dolci;

richiedono controlli da parte di Organismi specializzati;

consentono l’uso del nome "biologico" solo se i prodotti hanno superato i controlli e hanno determinate caratteristiche.

Questo metodo è nato parecchi anni fa su impulso di persone che hanno creduto che si può avere una produzione che rispettosa della natura e dell’uomo e che sia sostenibile sotto l’aspetto economico. Il metodo è stato via via definito con maggiore precisione, fino ad essere regolamentato in una legge comunitaria (il Regolamento Cee n. 2092 del 24 giugno 1991).

Vediamo, in sintesi, i principali parametri che la produzione biologica deve rispettare:



per essere dichiarati biologici, i prodotti devono essere coltivati in terreni dove, da almeno due anni è stato sospeso l’uso si prodotti chimici di sintesi. Il periodo di transizione dalla coltivazione convenzionale a quella biologica viene chiamato "periodo di conversione";

i terreni devono essere nettamente separati dagli appezzamenti con produzione non biologica;

è proibito ogni concime chimico. La fertilità del suolo si mantiene attraverso rotazioni agrarie e l’uso di concime animale e altro materiale organico consentito;

è proibito ogni antiparassitario chimico. Le malattie delle piante e gli insetti dannosi si combattono con metodi naturali;

la salute degli animali si tutela con un ambiente sano e prevalentemente con rimedi omeopatici.

vanno adottate procedure particolari per impedire la contaminazione dei cibi durante il confezionamento, il trasporto e la vendita;

ogni fase della produzione (coltivazione, trasformazione, confezionamento ecc.) è sottoposta a controllo.

I produttori che credono in questo metodo sono sempre attenti a migliorare il proprio lavoro, ed ora sono in prima linea contro le modificazioni genetiche.



Solo i prodotti certificati possono riportare in etichetta la scritta: "da agricoltura biologica".

Nel caso di prodotti con più ingredienti, perché questa dicitura possa essere riferita al prodotto nel suo complesso, occorre che almeno il 95% dei suoi ingredienti siano certificati bio.

Inoltre sulle etichette devono comparire:



la scritta "regime di controllo CEE";

chi esegue il controllo ("controllato da...");

l’autorizzazione ministeriale;

il codice dell’Organismo di controllo;

il codice dell’azienda produttrice;

il n. di autorizzazione alla stampa di quella specifica etichetta.
elizabeth
2017-03-06 10:37:55 UTC
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LORY
2006-10-25 01:17:45 UTC
è da considerarsi biologico quando non vengono impiegati anti-crittogamici di sintesi.....in poche parole, al posto dei pesticidi vengono impiegate le coccinelle o altri insettini che si nutrono di parassiti delle piante etc....
2006-10-25 01:05:52 UTC
Lavoro nell'alimentazione.

E' tutta una bufala.............non c'e' nulla di biologico cosi' come lo intende il mercato.

Solo con le piogge acide ti pare che si possono chiamare biologici i prodotti che vengono venduti per tali?

E' solo un nuovo settore di mercato da sfruttare.
2006-10-25 01:05:51 UTC
guara che bello questo sito, ci sono tantissime informazioni, spero ti piacerà

Antonella



http://www.cibibiologici.it/cibo_bio.asp



in ogni caso ecco definizioni interessanti:

Sono davvero più nutrienti, più “puliti”; più saporiti? Sui prodotti biologici è dibattito aperto. C'è chi li apprezzava anche quando erano difficili da trovare e chi si è convertito in tempi più recenti, spaventato da mucca pazza, afta epizootica, modificazioni gene¬tiche. Adesso è boom. Il solo consumo di cereali biologici è cresciuto nell'ultimo an¬no quasi del 500 per cento. E gli amanti del tutto naturale possono contare ormai su 2 catene con 40 supermercati specializzati e su 1.500 punti vendita anche bio. Ma una recente ricerca coordinata dall'istituto nazionale per la nutrizione solleva dubbi. L'inda¬gine ha confrontato contenuti nutrizionali di frutta e verdura biologiche e non. In mol¬ti casi la quantità di proteine, vitamine, sali minerali è risultata identica. Addirittura, i finocchi convenzionali avevano più potassio dei biologici, l'insalata più vitamina B6. E uno studio francese ha riscontrato gli stessi valori nutrizionali in carote bio e “normali”.

Ma allora, il biologico è un falso mito? E i prezzi più alti, dal 20 al 40 per cento, non corrispondono a una maggiore qualità? “Sfatiamo il mito, ma teniamoci le certezze. Il marchio biologico garantisce prodotti control-lati, dei quali si conosce provenienza dei semi, sistemi di coltivazione (o di alleva¬mento), metodi di trasfor-mazione”, risponde Giorgio Menaggia, tecnologo alimentare e nutrizionista. Vediamo allora cosa aspettarci da questi prodotti. E come riconos



Può chiamarsi biologico e avere l'etichetta "da agricoltura biologica" un prodotto coltivato senza pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti chimici, ma solo con concimi naturali e difeso da parassiti e muffe con prodotti naturali, insetti o uccelli. Non sono così possibili produzioni intensive o fuori stagione, e tutti i trattamenti vengono annotati sul “quaderno di campagna”; che bisogna mostrare agli organismi di controllo per avere il marchio di garanzia. Durante la lavorazione, a questi prodotti non si possono aggiungere conservanti o coloranti.



Sono biodinamici, invece, i prodotti coltivati secondo un metodo stabilito, nel '900, da Rudolf Steiner, che recupera le tecniche tradizionali e cura piante e terreni con dosi omeopatiche di preparati naturali.



Sono da agricoltura integrata i vegetali ottenuti non eliminando tutti prodotti chimici (come nel biologico), ma riducendoli. La lotta integrata si chiama così perché combina rimedi chimici e sistemi più rispettosi della natura. Questo metodo consente, per esempio, di irrorare piccole dosi di antiparassitari sulle piante, ma non sui frutti. L’ltalia è oggi al primo posto in Europa per queste coltivazioni, che riguardano buona parte delle mele del Trentino e dei frutteti dell'Emilia Romagna.
girasole
2006-10-25 00:56:56 UTC
non geneticamente modificato e concimato non con elementi chimici, bensì con la cacchina.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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