Qui puoi leggere tutto nel dettaglio: http://www.promiseland.it/2001/02/21/vegani-miele-e-api/
Va detto che per quanto pratiche molto diffuse a livello industriale non sono messe tutte in atto da qualsiasi apicoltore ma come lo stesso autore di quel sito, vegano ex apicoltore ebbe a dire, di certo e´che anche nel piccolo allevamento e´impossibile gestire un intero sciame di ape evitando che anche una sola di queste assidue lavoratrici venga uccisa semplicemente chiudendo il posto dove son contenute e dove si muovono ovunque numerose.
Perosnalmente, il fondamento della scelta vegana e´ il non manipolare la vita di qualsiasi animale, cosa che nel momento in cui assumi la singola loro vita ad importanza imprescindibile, diventa una grande responsabilita´che certo non si sposa con la gestione di un grande numero di esse e ancor meno a livello sistematico quando non industriale.
Inoltre, siamo tutti figli del Destino, del nostro, non va bene a mio parere sostituirsi ad esso nell´esisteza di altri, ad esempio una pecora puo´star benissimo nel recintello o nel grande spazio di una prateria, ma se lei da libera avesse voluto cercare altri spazi, preferire altre estensioni, altre caratterizzazioni dellámbiente, qualsiasi cosa (perche´davvero molti di loro sono animali molto curiosi e intelligenti), perche´non dovrebbe farlo? Questo senza considerare il piu´ decisivo problema della soppressione al momento della vecchiaia e quindi improduttivita´e quella dei piccoli maschi che vale anche negli allevamenti a livello familiare.
Piu´in generale insomma sono contro ogni manipolazione di qualsivoglia esistenza: questa stessa e´una forzatura unímposizione dunque una violenza.
-
Ho poco tempo, ti dico solo riguardo quanto dice Heinz che questo paternalistico discorso del ca*** e´ divertentemente lo stesso che nei secoli ha giustificato ogni tipo di colonialismo e sfruttamento e guerre contro altri esseri umani o etnie differenti. La Natura se e quando glielo si permette si autoregola benissimo da sola, non ha bisogno della spintarella umana.
Cosi´come agli animali piace spostarsi in cerca di cibo, usare tutti i loro sensi raffinati e articolati atti al procacciamento del cibo, non vogliono e non aspettano la pappa pronta dellúomo, con cui si giustifica che debbano stare in gabbia negli zoo o negli allevamenti (´cosi´non devono temere i nemici naturali e hanno sempre cibo a disposizione´) dove dormono e mangiano mangiano e dormono (quella e´unáttivita´che piace a molti uomini, non facciamo proiezioni). Infatti tanti gatti grassi e panciuti scappano di casa ogni volta che possono e vanno ad ammazzare ogni animaletto dßintorno.