Avendo compiuto la scelta vegetariana nel 1985, tuttora senza pentimenti, e considerato che in tutto questo tempo non ho mai fatto nulla affinché altri seguissero il mio esempio (dato che tale non mi sento), proverò a dare alcune classi di motivazione:
1. motivi etici
2. motivi igienici - profilattici e terapeutici
3. motivi economici - ecologici e
4. la moda.
L'etica semplicemente riguarda il rispetto per tutte le forme di vita, le c.d. "biodiversità": un ottimo allenamento al rispetto per tutte le diversità.
Tra i motivi igienici ecc. ve ne sono davvero molti, soprattutto da quando sono in aumento le allergie e le allergopatologie.
Mi si dice che l'uomo mangia carne dalla notte dei tempi, ma quello è interessante pensare - più attualmente - all'attitudine umana a mangiare carne di allevamento, uccisa e macellata in tempi così diversi (spesso addirittura congelata).
Ciò genera problemi di cui preferisco evitare i dettagli per decenza.
Invito a pensare - senza scendere nei dettagli - alla dentatura umana, "leggermente" diversa da quella di tutti gli animali carnivori (ovvero che uccidono per mangiare e mangiano subito dopo aver ucciso o mentre uccidono).
Economicamente, lo dicevo già in un altro post, il rendimento dell’alimentazione carnea è molto basso, bisogna cioè investire in media 7 calorie vegetali nella produzione di 1 caloria di carne.
Si pensi a quanti bimbi nei paesi in via di sviluppo potremmo sfamare...
Sulla moda potreste dire più voi di me.
Ma vi rendo noto che nel mondo occidentale ogni anno diventa vegetariano un milione di persone...
Buon appetito a tutti, belli e brutti!