Sono vegetariano dal 1977, non soffro o ho sofferto di carenze alimentari di sorta e ho fatto sport professionistico ad alto livello per oltre 20 anni. Le carenze proteiche argomentate dai consumatori di carne (mangiatori di cadaveri) sono facilmente risolte con una variata assunzione di legumi o alimenti ricchi di glutine (tipo seitan), le carenze vitaminiche si riducono alla sola vitamina B12 che deve essere assunta attraverso integratori alimentari (fialette, pasticche o in scaglie) per esempio esistono prodotti ottenuti dal lievito di melassa che contengono sufficienti quantità di B12 e possono essere usati al posto del parmiggiano sulla pasta, sui risotti o per condire gustosamente un'insalata o verdure stufate, etc.
Qualcuno ricorda forse ancora la BSE (non se ne sente più parlare ma non è svanita), la peste suina, l'influenza aviaria, solo per citare alcune patologie animali detreminate dall'allevamento intensivo nel quale nessun animale potrebbe sopravvivere se non fosse imbottito di medicinali (che si depositano nei tessuti).
Ricordo inoltre che oltre il 70% della produzione mondiale !! di cereali viene destinata all'allevamento intensivo di animali.
Tutto questo, non la voglio far tanto lunga, per quanto riguarda l'interesse di noi esseri umani ma esiste un altro fondamentale aspetto della questione vegetariana.
L'uomo non è il centro del'universo ma una componente fondamentale di esso e la sua "salute" è la consapevolezza che ciò che lo circonda non vive "per" lui ma "con" lui.
Gli animali percepiscono al pari di noi uomini, provano dolore e gioia ed amano come ogni essere vivente la libertà e desiderano come noi nascere, crescere e morire secondo la propria specie. A chi non riesce a vedere nella bistecca i miti occhi di un vitellino di pochi mesi consiglio di fare una visita al più vicino macello, forse in un tal luogo, sempre ben lavato (ma tutto il sangue dove và?), ben isolato (le urla di terrore degli animali, perchè di urla si tratta, disturberebbero troppo il nostro fine e sensibile udito) crollerebbe inevitabilmente l'illusione della grandezza dell'uomo che ha fatto del pianeta su cui vive un enorme immondezzaio di cui ora deve cibarsi.
La scienza ha da tempo compreso che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria e che nessuna energia va persa, io preferisco non vivere sulla sofferenza di alcun essere. Abbiamo il libero arbitrio, possiamo, se vogliamo, in ogni momento cambiare per seguire ciò che sentiamo nel cuore o ciò che più ci conviene, in ogni caso siamo responsabili, nel senso che risponderemo in prima persona, di ciò che pensiamo, di ciò che diciamo, di ciò che facciamo.
Pace
maurizio