anonymous
2011-01-26 10:24:34 UTC
Nessuna meraviglia, dunque, se ritengo il volantinaggio, tra i lavori fatti e non (a parte il militare), la migliore e suprema attività da svolgere. La possibilità di osservare la società dall'esterno, pur dal di dentro!! Avete presente Ebenezer e gli Spiriti del Natale?
Osservare persone e leggerne storie, vite e relazioni, nel loro solo muoversi, attraverso i loro lineamenti, nelle loro espressioni, senza dovercisi sporcare, con loro, quasi nessun relazionarsi (oh! meravigliosa salva misantropia) e in più registrare le loro reazoni a un episodio completamente inutile, trascurabile, quasi inesistente, qual è la consegna di un volantino (in tal caso, di un centro estetico).
Voi, persone abituate a rapportarvi col niente, cosa farete dinanzi a tal bazzecola?
Tante e troppe cose: è nel nulla che vi svelate.
C'è, il marito/fidanzato che, perchè si perdoni la fidanzata o moglie nevrotica, che rifiuta sdegnata il volantino, lo prende arricchendoti di un sorriso carico di umanità.
C'è il marito/fidanzato che pensa alle cose serie, non a queste sciocchezze, e bisogna far gli acrobati con la donna, che dall'altra parte tenta di prendere il controverso foglio.
C'è chi dice: "Dammene, dammene di più, così te ne liberi un po'"- senza ironia.
Chi, invece, strategicamente, inizia ad incattivire lo sguardo da lontano per poterti fulminare con la dovuta mira e intensità, una volta vicino.
Ma anche chi, tanto caro, si ferma a scambiare due battute.
Chi, quasi in un istinto di violenza liberatoria -colei che non aspettava altro in tutta la giornata, forse da tutta una vita, di avere quell'occasione, la possibilità, il riscatto, di sfogare il proprio ribollente odio verso il prossimo, il capo, la famiglia e il mondo intero- attua uno scatto incattivito e sevaggio con la testa o -variante- annoiato e feroce, al tempo. O -nonostante il tuo gesto distaccato e discreto- ti strappa il foglio dalle mani ad inventarsi una qualche petulanza che giustifichi un taciuto "Basta non ce la faccio più e levati dalle pa**e!", a fine catartico-liberatorio.
Ma appena giunta, è a lui che pensavo, nel panico mi chiedevo se avessero tolto la guardia dal centro commerciale, al contempo speravo fosse solo nascosto al mio sguardo. Simulo tranquillità, premiata in seguito dal comparire, di fuori, di uno scuro, monumentale pezzo marmoreo greco, che con perfetti inenarrabili gesti decisi e mirati accende una sigaretta (proprio quelli! E si, ci sono dei precisi solidi movimenti, quelli e non altri, con cui quegli affari vanno accesi; quelli che accendono la sigaretta in quel modo appartengono alla crema scelta dell'essere umano).
In quel momento capisco, che ogni giorno (quei giorni che non più -sic- ci saranno, avendo lasciato lo sfruttamento) avrei aspettato quell'attimo, solo quel piccolo fondamentale momento, ringraziando i coltivatori di tabacco e tutte le grandi multinazionali del tumore: il punto d'accensione della sigaretta giornaliera.
Ammansisci il cuore, tienilo buono, che non lo si veda sobbalzare oltre la scatola toracica.
Guarda altrove e comportati da te.
E così sfilo, serena, sicura, coi miei meravigliosi pantaloni hip-hop verde militare, con striature bianche che simulano il gesso consumato sulle pareti e con grosse ciocche di capelli che rimandano a un evidente blu notte; tra la moltitudine operosa. Allo sfruttatore andava bene, mi aveva trovato così e anche se dovevo andare in centro, a lavorare, non se ne crucciava.
Passeggio, dunque, con ironie non celate nel volto, con fumetti che si materializzano sulla mia testa, a sottolineare gli altrui comportamenti. Protagonista indiscussa di un film muto dalla mirabile interpretazione. Solo fumetti: "Oh! Ha scoperto il marito con il suo stalliere per la terza volta la signora?", "Mi scusi, signor mio, non volevo infangarle l'onore porgendole siffatto foglio", "Ah! Ma di niente, signorina, non le ho mica consegnato un assegno miliardario", "Eh, ragazzi, lo so che vi tedio, meglio che tediarsi con le vostre stesse ca**ate, via". Elargisco, riconoscente, un sorriso deciso e a chi mi libera, benevolo, di un volantino.
E' già scomparso lui, si? Perchè? Così ligio al dovere?