Sono l'utente che ha posto la domanda... purtroppo ho avuto un'esperienza poco piacevole... stavo facendo copia e incolla per via che il testo era troppo lungo, credevo che stesse aggiornando ma quando sono andato a controllare ho visto che è rimasto al 19° aggiornamento... purtroppo dovrò di nuovo scrivere tutto quanto :-(
non capisco cosa sia successo... (non mi fa più aggiornare i dettagli) comunque adesso non ho molto tempo... credo che continuerò stasera con più calma. Grazie per l'attenzione :-)
finisco solo il pezzo sopra: stavo dicendo ...Quindi, secondo loro (una parte dei vegani), pensa che l'integratore si va a depositare sulla carne dell'animale e che quindi gli onnivori assumo la B12 in modo indiretto (cioè, in pratica, pensano che gli onnivori non hanno carenze di B12 solo perché assumono anche loro l'integratore, però, in modo indiretto, cioè dopo che prima si è depositato nella carne degli animali allevati). Questo discorso può sembrare molto fantasioso... intanto vi posto uno degli articoli dove si possono leggere queste cose, poi sul tema B12 avrei anche altre cose da dire... mi faccio sentire stasera!
l'articolo in questione: http://www.piattoveg.info/b12.html
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mentre dall'altra parte abbiamo una parte di allevatori che, sulla questione B12, controbatte ciò che asserisce una parte dei vegani. Cioè che non è vero che agli animali vengono somministrati integratori di B12, ne quindi che gli onnivori assumo la B12 grazie al fatto che gli animali la assumono da un integratore. In questione posto un articolo: http://carnisostenibili.it/2016/06/01/nei-mangimi-ci-sono-integratori-di-vitamina-b12/
Va anche detto comunque che nello stesso articolo si può leggere che: "È però doveroso sottolineare che se si consultano i cartellini dei mangimi utilizzati in Italia si può comunque trovare una “spolverata” di vitamina B12"
Quindi tale vitamina nei mangimi è presente, però continuando la lettura nell'articolo si dice che viene data soltanto alle "minoranze"... vabbeh... qui è più un atto di fede se credere o meno a questa cosa.
Comunque sia, lasciando stare per un attimo ciò che dicono i vegani e ciò che dicono gli allevatori, vorrei farvi notare alcune cose:
1 Si dice che nel XX secolo una buona percentuale delle persone era povera, la carne all'epoca costava e potevano permettersela solo i benestanti, quindi nelle case delle famiglie povere la carne entrava soltanto pochissime volte al mese...
Domanda: se all'epoca la carne veniva consumata soltanto pochissime volte al mese, le persone come facevano a coprire i fabbisogni di vitamina B12?
2 I monaci Shaolin, nonostante il loro dispendio energetico, hanno una dieta vegana (anche gli aspiranti monaci che sono bambini).
Domanda: se i monaci Shaolin hanno una dieta vegana e non prendono alcun tipo di integratore... come fanno a non accusare carenze di vitamina B12?
Ecco... se qualcuno sa rispondere a queste domande glie ne sarei molto grato poiché anch'io vorrei capire come fanno alcuni vegani (o prevalentemente vegani) che, senza prendere l'integratore, non accusano carenze di vitamina B12...
Per questo prima dicevo che la questione sulla vitamina B12 mi è molto curiosa :-)
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@?
tu: "Credo che valga la legge della sopravvivenza." "Io mi avvalgo della legge della natura e a quel punto mangio tranquillamente carne."
Io non sto parlando di essere vegani in una ipotetica situazione di sopravvivenza... siamo nel 2016, se non succede una guerra o se domani non esce più l'acqua dal rubinetto credo che comunque potremmo avere tutte le risorse necessarie per vivere... quindi la "legge della sopravvivenza" non credo che sia "applicabile" in una società civilizzata che ha tutti beni primari a portata di mano. Ci sono leggi estreme che si applicano soltanto in situazioni estreme (come la legge marziale per esempio). Credo che la "legge della sopravvivenza" valga soltanto in scenari estremi... applicarla in scenari dove non ce n'è il bisogno credo che non sia ne una scelta saggia, ne una scelta giustificabile.
tu: "Capisco che si inizia col diventare vegetariano per capire come gestirsi fino al vegano ma se i derivati causano problemi agli animali, mollali no?"
nemmeno io capisco i vegetariani... comunque io sono passato dal cibo onnivoro al cibo vegano da un giorno all'altro (con i vestiti, shampoo ecc. ho ancora alcune cosette da sostituire)
tu: "Io rispetto la "tua" insalata ma non devi guardarmi disgustato se mangio il mio hamburger"
i vegani sono molto diversi tra di loro, e vi dico anche che alcuni stanno antipatici anche a me...
Comunque sia, io non sono tra quelli che guarda male chi mangia carne, questo però non significa che "non oserei intaccare la loro scelta"... anzi, se avessi la possibilità, non nascondo che imporrei a tutti di seguire una dieta vegana (tranne a chi che per qualche valido motivo non può, ma credo che saranno casi più unici che rari). Detto questo non sto a spiegarvi il perché, ma se avete qualcosa al riguardo da ridire potete sempre chiedermelo.
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@Luca
tu: "il problema più pressante per la natura non è più la caccia, ma lo sfruttamento del pianeta"
Sono d'accordo. La mia motivazione di essere vegan non è tanto di ridurre l'impatto ambientale (questa è una cosa che ho scoperto dopo e che comunque è tra le cose secondarie), la mia motivazione principale è il rispetto nei confronti di esseri viventi altrui! quindi se gli allevamenti non sono tra le cause principali dell'inquinamento ambientale, perdita di biodiversità ecc. non mi interessa (e comunque anche se gli allevamenti non sono tra le prime cause, non sono comunque molto lontani, contribuiscono lo stesso a rendere il pianeta meno ospitale).
Nell'articolo che hai postato avrei alcune cose da ridire...
La quantità di prodotti agricoli destinati al consumo degli animali d'allevamento è ben maggiore di quella che verrebbe impiegata direttamente per nutrire gli esseri umani. Altrimenti non si spiega ne il rapporto dell'UNEP datato 2010 (di cui ne parlavo sopra), ne come fanno a far crescere gli animali in maniera così rapida, ne le osservazioni fatte nel libro che sto leggendo... (se leggi le risposte che ho scritto sopra, indirizzate all'utente @barattolo, capirai di cosa sto parlando).
Per esempio una traccia estratta del libro in questione dice questo: Buona parte dei volumi prodotti dai piccoli coltivatori non vengono mai integrati nella contabilità nazionale, perché si tratta di derrate per il consumo personale o che vengono prodotte per una comunità o per un paese. Si stima, comunque, che tra il 70 e il 75% del nostro cibo provenga da loro. Forniscono una gran parte di quello che viene consumato. I grandi agricoltori possono produrre ingenti volumi di materie prime agricole, ma di queste solo una parte è destinata all'alimentazione. Il resto è spesso utilizzato per nutrire il bestiame (è il caso della maggior parte di soia prodotta al mondo) o serve sempre più di frequente all'agroenergia e, in particolare, agli agrocarburanti.
Questa traccia è di Olivier De Schutter (estratta dal libro "Domani" di Cyril Dion, pagina 47).
Si stima quindi che il 70 e il 75% del nostro cibo provenga da piccoli agricoltori, mentre la stragrande maggioranza di prodotti agricoli, quella prodotta dai grandi agricoltori, è destinata a nutrire gli animali di allevamento. Anche questo quindi mette in dubbio l'attendibilità dell'articolo da te posto.
Ovviamente diventare vegani non basta per salvaguardare il pianeta, credo solo che essere vegano sia anche un qualcosa in più che contribuisce a migliorare la vita sulla terra. Poi è da rivedere tutto il nostro stile di vita, di cui ne facevo qualche accenno sopra...
tu: "...ti accorgeresti che le associazioni naturaliste non sono preoccupate dal cittadino che si mangia la bistecca, ma dalle multinazionali che devastano interi Stati Africani o Asiatici per introdurre le colture intensive per l'alimentazione Umana!! La deforestazione avviene per quello, svegliati!"
Io sono più del parere che sia vero il contrario... cioè che le coltivazioni che causano maggior danni al pianeta sono quelle pensate per nutrire gli animali d'allevamento (e ne ho dato ragione sopra citando diverse fonti, poi ovviamente non temo di essere smentito).
Inoltre, se tu mi dici multinazionali e problemi nei paesi del "terzo mondo", mi vengono subito in mente le multinazionali della carne, quali per esempio mcdonald's.
tu: "guarda cosa ha messo a rischio di estinzione l'orango: le piantagione di Palma per produrre l'olio che gli hanno sottratto completamente l'habitat! Per cosa credi che facciano deforestazione selvaggia?"
forse non ci crederai ma la maggior parte dei vegani evita anche l'olio di palma proprio per questi motivi... il fatto che sia un cibo vegano non significa che a noi va bene comunque. Dopo che abbiamo preso coscienza del fatto che per coltivare l'olio di palma hanno dovuto distruggere ampie zone verdi (detto stretto stretto per non fare un lungo discorso), allora la maggior parte dei vegani ha anche deciso di evitare prodotti contenenti tale olio.
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Visto che abbiamo terminato i caratteri apro un'altra discussione. Tempo che la finisco e ti posto il link della nuova discussione.
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Ecco fatto: https://answersrip.com/question/index?qid=20161029093843AAs80vD
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@Lino G
Mi limito soltanto a riportare ciò che dicono alcuni esperti sul tema in questione... di mio c'è poco.
Comunque ti ringrazio per i complimenti, spero che la discussone continui ad essere interessante :-)
Grazie!